E' cresciuta a luglio 2009 la sottoscrizione di nuove polizza assicurative vita in Italia, +39,6% su base annuale per un totale di 2,7 miliardi. Nonostante la non detraibilità fiscale della stessa ed i recenti scandali che hanno colpito molte banche (vedi molte polizze vita legate a Lehman Brothers tuttora non liquidate) torna quindi la fiducia per questo genere di prodotto.
La raccolta effettuata dai promotori finanziari è stata di circa 1 miliardo ed è tornata a crescere anche la raccolta degli agenti di assicurazione con un +11,8% a 0,5 miliardi. Le polizze di ramo I a luglio hanno rappresentato l'84,4% della nuova produzione, con punte di oltre il 90% per i principali canali distributivi, mentre le polizze di ramo III, le così dette «unit linked»,più rischiose, sono ammontate a circa 600 milioni (il 12,4% del mercato, il 65% in meno rispetto al luglio 2008) e sono state collocate per oltre la metà da compagnie comunitarie. Le compagnie italiane, con un incremento della produzione del 39,2% nei sette mesi, si mostrano più dinamiche di quelle comunitarie (-45%) ancora concentrate sui prodotti «unit», mentre le assicurazioni nazionali hanno convertito sia gli sportelli bancari sia i promotori finanziari al collocamento di polizze di ramo I, consentendo ai due canali incrementi delle vendite da inizio anno rispettivamente del 38,5% a 22,6 miliardi e del 140% a 4,7 miliardi. Gli agenti riescono comunque a confermare sostanzialmente i risultati del 2008, contenendo la flessione della raccolta al 2,8% a 3,5 miliardi.
La raccolta effettuata dai promotori finanziari è stata di circa 1 miliardo ed è tornata a crescere anche la raccolta degli agenti di assicurazione con un +11,8% a 0,5 miliardi. Le polizze di ramo I a luglio hanno rappresentato l'84,4% della nuova produzione, con punte di oltre il 90% per i principali canali distributivi, mentre le polizze di ramo III, le così dette «unit linked»,più rischiose, sono ammontate a circa 600 milioni (il 12,4% del mercato, il 65% in meno rispetto al luglio 2008) e sono state collocate per oltre la metà da compagnie comunitarie. Le compagnie italiane, con un incremento della produzione del 39,2% nei sette mesi, si mostrano più dinamiche di quelle comunitarie (-45%) ancora concentrate sui prodotti «unit», mentre le assicurazioni nazionali hanno convertito sia gli sportelli bancari sia i promotori finanziari al collocamento di polizze di ramo I, consentendo ai due canali incrementi delle vendite da inizio anno rispettivamente del 38,5% a 22,6 miliardi e del 140% a 4,7 miliardi. Gli agenti riescono comunque a confermare sostanzialmente i risultati del 2008, contenendo la flessione della raccolta al 2,8% a 3,5 miliardi.